Bates aveva ragione. Uno studio pubblicato ad aprile 2013

Uno studio recente da ragione a Bates e torto alla visione tradizionale dell’oftalmologia.

Esploriamo il mondo visivo in un modo diverso da quello che si era ritenuto.

Il sistema visivo ricostruisce l’immagine coordinando fissazione ed esplorazione.
A seguire il testo in inglese ed il link.

http://www.sciencedaily.com/releases/2013/04/130405094521.htm
Apr. 4, 2013 ˜ Brain researchers at Barrow Neurological Institute have discovered that we explore the world with our eyes in a different way than previously thought. Their results advance our understanding of how healthy observers and neurological patients interact and glean critical information from the world around them.

The research team was led by Dr. Susana Martinez-Conde, Director of the Laboratory of Visual Neuroscience at Barrow, in collaboration with fellow Barrow Neurological Institute researchers Jorge Otero-Millan, Rachel Langston, and Dr. Stephen Macknik, Director of the Laboratory of Behavioral Neurophysiology. The study, titled “An oculomotor continuum from exploration to fixation,” was published in the Proceedings of the National Academy of Sciences.
Previously, scientists thought that we sample visual information from the world in two main different modes: exploration and fixation. “We used to think that we make large eye movements to search for objects of interest, and then fix our gaze to see them with high detail,” says Martinez-Conde. “But now we know that’s not quite right.”
The discovery shows that even during visual fixation, we are actually scanning visual details with small eye movements — just like we explore visual scenes with big eye movements, but on a smaller scale. This means that exploration and fixation are two ends of the same continuum of oculomotor scanning.
Subjects viewed natural images while the team measured their eye movements with high-speed eye tracking. The images could range in size from the massive, presented on a room-sized video monitor in the Barrow Neurological Institute’s Eller Telepresence Room, normally used for Barrow’s surgeons to collaborate in brain surgeries with colleagues around the world, to images that are just half the width of your thumb nail.
In all cases, the researchers found that subjects’ eyes scanned the scenes with the same general strategy, along a smooth continuum of dynamical changes. “There was no abrupt change in the characteristics of the eye movements, whether the visual scenes were huge or tiny, or even when the subjects were fixing their gaze. That means that the brain controls eye movements in the same way when we explore and when we fixate,” said Dr. Martinez-Conde.
Scientists have studied how the brain controls eye movements for over 100 years, and the idea — challenged here — that fixation and exploration are fundamentally different behaviors has been central to the field. This new perspective will affect future research and bring focus to the study of neurological diseases that impact oculomotor behavior.

INAIL suggerisce il Metodo Bates

Dal link al sito dell’INAIL.

Vi suggeriamo ora di eseguire quotidianamente questa serie di semplici esercizi di rieducazione visiva che vi aiuteranno a prevenire quei fastidiosi disturbi della vista dovuti ad un uso del VDT in condizioni di particolare impegno visivo. Per effetto di questo apprendimento gli occhi si rilasseranno, sbloccando la tensione provocata dall’uso prolungato del videoterminale. La rieducazione richiede principalmente una buona motivazione e costanza nella pratica.

PALMING:
davanti ad una scrivania, coprite gli occhi con le mani ed appoggiate tutto il peso del capo sui palmi delle mani. Restate così per 2 – 3 minuti respirando tranquillamente. Notate come l’oscurità davanti agli occhi diventa man mano più profonda. Si può terminare visualizzando paesaggi naturali e tranquilli. Fatelo spesso per riposare gli occhi. Ogni volta che dovete aspettare il caricamento di una pagina, invece i fissare ansiosamente lo schermo , fate palming. Quest’esercizio sviluppa un senso di calore sull’organo della vista che ha un effetto benefico favorendo il rilassamento della muscolatura intrinseca ed estrinseca dell’occhio.

ALLENAMENTO ALL’ACCOMODAZIONE:
avvicinate ed allontanate dagli occhi una penna (o un qualsiasi oggetto colorato) mentre la osservate. Respirate e battete le palpebre. L’allontanamento e l’avvicinamento alternati di un oggetto determina contrazione e rilassamento del muscolo dell’accomodazione (ciliare) che altrimenti resterebbe contratto nella stessa posizione per troppo tempo causando affaticamento visivo. Inoltre mentre ammiccare con le palpebre facilita la fuoriuscita del film lacrimale che “lubrifica”, disinfetta e nutre la cornea, l’esercizio respiratorio ossigena il sangue e conseguentemente anche l’occhio.

SUNNING:
senza occhiali e ad occhi chiusi guardate in direzione del sole per qualche istante. Respirando immaginate davanti a voi una profondità infinita immaginando di assorbire il calore e distribuirlo dentro gli occhi, dietro, e anche verso la nuca. 5 – 10 minuti. Fa molto bene alternarlo con il Palming. Muovete poi gli occhi in grandi cerchi per permettere alla luce di toccare ogni parte della retina.

COORDINAZIONE SPAZIALE:
seguite molto lentamente il contorno di un quadro o qualsiasi altro oggetto, come se lo disegnaste con la punta del naso; alternate oggetti vicini e lontani. Quest’esercizio ha una azione selettiva sulla visione stimolando la messa a fuoco per lontano, contrariamente a quello che accade con l’uso del VDT in cui è impiegata esclusivamente la visione per vicino.

BLINKING (battere le palpebre):
fatelo il più spesso possibile; serve a dare movimento, relax, e per inumidire e pulire la cornea e massaggio agli occhi . Il movimento deve essere leggero, come il battito d’ali di una farfalla. Ma all’inizio può anche essere utile alternare un battito leggero ad un vero e proprio strizzare gli occhi.

COLPO D’OCCHIO (flashing)
Gettare uno sguardo rapidissimo su qualcosa. Chiudere gli occhi e osservare che cosa resta dell’immagine. Sviluppare man mano una più precisa memoria visiva delle cose percepite.
Acquisire questa capacità rende più semplice il processo di elaborazione neurofisiologica della visione riducendo l’affaticamento.

GODERE DELLA VISIONE SFUMATA
Ridurre l’importanza della nitidezza ai casi in cui è assolutamente necessaria. Imparate a privilegiare nella visione, nell’ordine: il movimento, il colore, la forma e lo sfondo. La nitidezza è necessaria in pochissime situazioni.
Volere ad ogni costo ottenere una elevata nitidezza induce un super-impegno delle strutture oculari impegnate nel fenomeno della “messa a fuoco”.

SBADIGLIARE
Sbadigliando ci si rilassa, ci si ossigena e si inumidiscono gli occhi.
Fatelo spesso, anche se “non vi viene”.
Le lacrime ossigenano, disinfettano e lubrificano la cornea. Inoltre il film lacrimale rappresenta un vero e proprio mezzo diottrico, comportandosi come una vera e propria lente di ingrandimento.

VISIONE NUCLEARE
Non cercate di vedere un volto o un oggetto tutto insieme (= fissare). Esploratelo invece, scandagliatelo muovendo rapidamente la visione concentrata da un particolare all’altro.
In questo modo si impegnano settori diversi della retina consentendone il recupero funzionale.