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Nota: L'alternativa
Il Dott. Bates ha sempre sostenuto che gli occhiali, oltre a non essere una cura, ma solo un rimedio, un trattamento del sintomo, possono al contempo portare ad un'aumento della correzione ottica richiesta.
L'alternativa da lui proposta, elimina l'uso delle lenti, e cerca di far riacquistare all'occhio i corretti abiti visivi.
L'utilizzo delle lenti, inoltre, può impedire all'occhio di recuperare il difetto pur applicando le tecniche da lui ideate. -
Come è iniziato tutto
"Ci sono oggi nelle scuole degli Stati Uniti almeno dieci milioni di bambini con vista difettosa. Questa condizione impedisce loro di trarre tutti i vantaggi che dovrebbero ricavare dall'istruzione che viene impartita a cura dello Stato, nuoce alla loro salute e fa sì che il danaro dei contribuenti sia in parte sprecato. Continuando in tal modo, sarà una spesa e un ostacolo per quei ragazzi per tutta la vita. In molti casi sarà fonte di continua pena e sofferenza.
Eppure praticamente tutti questi casi potrebbero essere alleviati e si potrebbe prevenire lo svilupparsi di casi nuovi senza ricorrere a cure più complicate tranne quella della quotidiana lettura di una tabella di prova.
Perché i nostri figli dovrebbero essere costretti a soffrire ed a portare gli occhiali per mancanza di questa semplice misura atta a dar loro sollievo? Non costa quasi nulla. In molti casi, infatti, non occorre neppure procurarsi la tabella di prova perché queste vengono già usate per esaminare la vista dei bambini. Non è un altro compito per gli insegnanti perché col migliorare la vista, la salute e le disposizioni mentali dei loro scolari, le loro fatiche vengono alleviate. Inoltre, nessuno può osare di dire che la cosa sia minimamente nociva. Perché allora si dovrebbe esitare a introdurle nelle scuole? Se ci fosse ancora bisogno di ricerche addizionali e di discussione, possiamo ricercare e discutere prima e dopo aver dato tabelle ai bambini, e adottando questo metodo non dovremo correre il rischio di condannare senza appello un'altra generazione alla maledizione che fino adesso ha sempre seguito i passi in avanti della civiltà e, per inciso, alla cattiva visione.
Mi appello a tutti coloro che leggono queste righe perché usino qualsivoglia influenza in loro possesso per ottenere questo fine"
(tratto da "Perfect sight without glasses" (1920) di W.H.Bates, dottore in medicina. Cap. XXVII. Prevenzione e cura nelle scuole: un metodo che ha avuto successo)
La nascita di una alternativa reale.
Quando cominciano i primi difetti della vista e viene
prescritta la cura "ufficiale", ossia la correzione tramite
lenti ottiche, a molti viene la curiosità di saperne di più.
Di trovare magari una vera cura che non sia un palliativo, un
rimedio esterno, una protesi visiva.
Le spiegazioni che vengono date sono più o meno sempre le
stesse: il suo occhio ha un difetto fisico nella forma e nelle
dimensioni. Non è modificabile e non esiste cura. Può solo
peggiorare.
Si prende questa spiegazione per buona e ci si rassegna. In
fondo gli occhiali li portano in molti. Si prende quindi per
vero che non esista alcuna alternativa.
Ma una voce fuori dal coro, quella di una mente acuta e geniale,
nei primi anni del 1900 cominciò a proporre una alternativa ad
una soluzione vecchia di secoli: un trattamento fondato sui suoi
studi, che lo portarono ad intuire come funziona veramente il
sistema visivo umano nella sua grande complessità. Impossibile
paragonarlo ad una macchina fotografica, ed impossibile trovare
una soluzione che si basi solo sugli aspetti, ottico, fisico,
meccanico.
La voce era quella del Medico Oculista, scienziato e ricercatore
Dr. William Horatio Bates. E l'alternativa ad una diagnosi che
non prevedeva prevenzione, cure o soluzioni ma solo "protesi",
era quella che successivamente verrà da Lui stesso e da altri
definita come "Metodo Bates".
Il metodo Bates è costituito da una serie di tecniche basate e
costruite sulla consapevolezza di cosa è il sistema visivo e
quali sono i suoi veri e fisiologicamente imprescindibili,
principi di funzionamento.
Spiegarlo due parole non è semplice. Per anni, ci si è andati
allontanando sempre di più dalle sue vere basi, e si è arrivati
a miscomprenderlo, alterarlo e svilirlo. Proprio perché la sua
comprensione non è semplice ed i punti chiave sono riportati in
maniera ostica sui suoi scritti originali. Anche al giorno
d'oggi gli istruttori del metodo Bates veramente preparati sono
davvero pochi. E non fa affatto onore a quei professionisti che
ne parlano con scetticismo il fatto che non abbiano MAI letto
nessuna delle opere di Bates. Già questo dovrebbe bastare a
farci "aprire gli occhi"...
Inoltre, il fiorire di altri metodi per la rieducazione del
sistema visivo, spesso tutt'altro che validi, ha aumentato la
confusione e, quel che è peggio, gettato discredito sulla
possibilità di migliorare la propria vista, fino a potersi
liberare degli occhiali, tramite l'impiego di metodologie
naturali e non invasive.
Tentare una sintesi di questi principi, pur se non semplice, è
possibile. Riuscendo a capire quali sono i principi di base,
porterà ad avere una chiave di volta utilizzabile per
comprendere quello che è veramente il geniale "Metodo Bates", e
cosa più importante, si riuscirà a metterlo in pratica con
successo!
Omaggio al Dr .W. H. Bates: Genialità ed intuito.
Inizio col dare qui, in omaggio al Dr. W. H. Bates, una
definizione di "genialità", ossia della chiave che apre delle
porte altrimenti destinate a rimanere chiuse.
Genialità non è sinonimo di intelligenza, così come intelligenza
non è sinonimo di genialità.
Genialità. Più che una dote è una impostazione mentale, forse
innata, si, ma che può essere incoraggiata, sviluppata o
inibita, e forse anche acquisita, ponendosi semplicemente nella
giusta prospettiva. Percepiamo, valutiamo ed interagiamo con la
nostra percezione del mondo in base all'esperienza passata.
Esperienza passata è da intendere anche (e soprattutto,
nell'ambito professionale e di ricerca) come istruzione (e
"inquadratura") ricevuta.
Consideriamo ora, sinteticamente, l'obiettivo dichiarato della
formazione nella nostra era, ed il suo risultato finale.
Obiettivo dichiarato è fornire gli strumenti necessari per poter
poi continuare a crescere autonomamente; spesso il risultato
finale, invece, è costituito da individui che ragionano per
dogmi; il loro sequencing mentale è una sorta di partita a
domino, dove la cosa che riesce loro meglio è quella di mettere
le varie tessere (prestampate, e sempre le stesse) una dietro
l'altra, senza prendere mai nulla di nuovo da fuori. Certamente
tale sistema ha i suoi innegabili vantaggi, primo tra tutti
quello di garantire uno standard minimo di competenza, oltre ad
una continuità ed uniformità delle procedure.
Genialità, invece, è saper prescindere. Genialità è sapersi
tirare fuori degli schemi precostituiti e dalle gabbie della
propria esperienza preconcetta.
Espongo qui anche una definizione dell'intuito. Potremmo
definirlo come l’applicazione della conoscenza sulla base di
esperienze e modelli? La tecnologia in sé non ha intuito. Così
come la rigida ortodossia lo reprime. Sono mezzi e impostazioni
incapaci di prevedere ed adattarsi. Nella migliore delle ipotesi
ci si limiterà ad applicare una soluzione meccanica ad un
problema organico.
L’intuito è il tratto che distingue l’uomo dalla macchina, ed è
grazie all’intuito se possiamo utilizzare approcci dinamici
anziché semplici soluzioni. Le soluzioni per loro natura sono
passive, in quanto esse non sono altro che risposte a situazioni
già verificatesi.
Spesso l’intelligenza è sostituita dalle soluzioni, nonché dalle
soluzioni ai problemi creati dalle soluzioni precedenti.
L’intuito porta all’innovazione.
L’intuito è il solo strumento utile per anticipare il futuro.
E per finire è l’intuito che permette di passare da soluzioni
preconfezionate a strategie intelligenti ed in continua
evoluzione.
Bates pagò un prezzo umanamente troppo alto, sacrificando
carriera, prestigio e guadagni allo sviluppo della sua scoperta
più importante. Senza citare le persecuzioni cui andò incontro.
Il Dr. William H. Bates era sicuramente un oculista ben
preparato ed avviato ad una brillante carriera.
Laurea e specializzazione a New York. Professò in diversi
ospedali, fu professore al N.Y. Post-Graduate Medical School and
Hospital. Fu anche ricercatore per 5 anni. A lui si deve anche
lo sviluppo di nuove tecniche operatorie, e non solo nel campo
dell'oculistica. Cito qui l'ideazione dell'intervento di
perforazione o incisione del timpano per il trattamento dei casi
di sordità permanente (1886). Ricordo anche che a W. H. Bates si
deve la scoperta delle proprietà dell'estratto delle ghiandole
surrenali, successivamente commercializzato col nome di
ADRENALINA.
Probabilmente questi sono già i primi frutti della genialità e
dell’intuito.
Si avverte nel lavoro di Bates la rilevanza di una mente
decisamente fuori dal comune .
Per capire quali sono le basi del "Metodo Bates" vedere: Cosa
è il metodo Bates.